paroleprecise

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10 giugno 2015

Mark Ruffalo papà teneramente folle

Arriverà nelle sale cinematografiche il prossimo 18 giugno Teneramente folle di Maya Forbes, con Mark Ruffalo e Zoë Saldana.
Un film che ha commosso e fatto divertire il pubblico del Sundance, diToronto e del Torino Film Festival.

Il titolo italiano non rende bene l'originale (Infinitely Polar Bear) né la complessità del protagonista (Ruffalo in stato di grazia) nè della storia, basata sull'esperienza personale della regista, che è qui alla sua opera prima.
Cam (Mark Ruffalo) è bipolare, instabile ma pieno d'amore e voglia di tenere insieme, in qualche modo la sua famiglia. Maggie (interpretata dalla bella e brava Zoë Saldana)  nonostante la sua malattia e le sue stravaganze si fida di lui al punto di affidargli le loro bambine a Boston, sacrificandosi per un master a New York che possa permetterle di trovare un lavoro migliore per mantenere la famiglia. 


Ruoli rovesciati, senza polemiche o retorica, ma con la comprensione che solo l'amore, l'apertura e la curiosità mentale possono offrire. 

In qualche modo la famiglia si ricompone, in modo curioso e anomalo, ma esiste poi una famiglia "normale", sembra chiederci la regista?


Il film è semplice per un verso, il "family drama" in cui gli americani sono bravissimi, ma offre molti spunti di lettura e riflessione, prima di tutto sulla divisione di ruoli all'interno della coppia, sul rapporto difficile con i figli, con i genitori e con la comunità, che accetta raramente la diversità, sia quella della malattia di Cam, sia quella di una donna nera e madre che aspira ad un lavoro migliore.



Un'opera prima sicuramente interessante e soprattutto ben scritta, sorretta dal meraviglioso Mark Ruffalo e da due adolescenti Ogene Wolodarsky e Ashley Aufderheide, lontane dalle leziosità cui molti film ci hanno abituato.




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