paroleprecise

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05 maggio 2012

Teatro-in-televisione


Evento eccezionale mercoledì 2 maggio: il Teatro protagonista televisivo, su Rai 1 e su La 7, alla stessa ora naturalmente, come se fosse normale accendere la tv e poter scegliere tra una commedia di Eduardo, un monologo di Paolini, o chissà quale altro spettacolo... La serata, da un punto di vista teatrale, se l'è aggiudicata Marco Paolini; il suo ITIS Galilei non è sempre interessante, ma il suo carisma e il suo modo di affrontare il rapporto col pubblico, di proporre altre vie di rappresentazione sia in teatro che in tv, risultano sicuramente vincenti. Massimo Ranieri e la sua onesta riproposizione in un napoletano italianizzato delle commedie di Eduardo ha vinto nei numeri, ma il suo teatro continua a non convincere. Ranieri è bravo, si è circondato di ottimi attori, la sua somiglianza con Eduardo è fortissima da un punto di vista fisico, ma manca l'anima. 





Immaginiamo Eduardo meno didascalico, senza le macchiette le mossette e gli ambienti già mille volte visti, immaginiamo un Attore che tiri fuori quell'umanità piccola e universale che è alla base del teatro di De Filippo... immaginiamo anche un Regista, perché non sempre un bravo attore è anche buon regista, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso.




Ma non concordo con Aldo Grasso, che ritiene il teatro "di repertorio" (bruttissima definizione) non più adatto alla televisione, soprattutto perché la differenza tra il teatro di Paolini e il teatro di Eduardo in tv non sta nel contenuto (teatro civile e teatro classico), ma nella forma e nella forza della proposta.  Non è vero come Aldo Grasso da tempo sostiene, e non da solo, che il teatro in tv ora è nei reality e in altre forme di programmi, questo è un insulto al Teatro e a chi lo fa! Il teatro in televisione funziona non se è utilizzato come "evento" (sempre Grasso dixit), ma se è proposto per quello che è: uno spettacolo dal vivo, che nel rapporto tra autore attori e pubblico ha la sua sostanza e nutrimento. Per questo funziona Paolini, perché il suo teatro, anche se pensato per la televisione, resta teatro "dal vivo", perché Paolini, anche dall'Itis, è sul palcoscenico. Massimo Ranieri ha voluto creare un ibrido tra teatro e fiction, che non funziona perché non c'è la magia del palcoscenico e del rapporto tra pubblico e attori. Su questo si deve lavorare, questo la televisione deve proporre: la forza del Palcoscenico! l'augurio comunque è di avere altre serate in cui più proposte teatrali siano in concorrenza tra loro, sui principali canali tv, perché il Teatro in tv non solo è possibile, ma necessario.     
Marco Paolini in tv






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