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14 maggio 2012

Crisi e Sottovalutazione

Sottovalutazione. O forse no. Questo inizio secolo è segnato da una delle crisi economiche e sociali più drammatiche che l'Europa abbia conosciuto. La crisi è stata per lungo tempo sottovalutata, ma ora è finalmente al centro del dibattito politico, e di quello mediatico, e di quello familiare. Crisi, non c'è nient'altro. Ma c'è altro. C'è il Front National di Marie Le Pen in Francia, c'è il partito neonazista in Grecia, c'è un'onda neonazista che percorre sempre più forte ogni paese d'Europa, da est, dove in alcuni casi è al potere (in Bulgaria), fino al nord. E poi c'è l'Italia. Solo qualche tempo fa il sindaco della capitale ha patrocinato una manifestazione "pro-vita", cioè contro l'aborto, sponsorizzata e organizzata dai fascisti di Forza Nuova e dagli integralisti di destra di Militia Christi. Ma i neofascisti italiani sono anch'essi al potere da tempo, grazie a Berlusconi, che li ha inglobati nel suo partito, o ne ha accettato il sostegno esterno. E con una sapiente azione mediatica, ci hanno pian piano abituato a dubitare, della giustezza dei diritti acquisiti, dell'importanza della memoria, dei valori condivisi che trovavano un luogo comune nel sentimento antifascista dal dopoguerra. L'antifascismo è stato ridotto a vecchia retorica, lontana dalla realtà. Perché la realtà è crisi. La realtà è una crisi che in poco tempo sta velocizzando il processo di coming back su diritti acquisiti coscienza collettiva sogni proteste ideali memoria storica... grazie alla sottovalutazione di quelle forze politiche che avrebbero dovuto, e potuto, contrastare in modo diverso e più incisivo questo processo. Sottovalutazione, o strategia, come già in altri tempi, in cui alla crisi economica si è risposto con l'assolutismo dei valori e della politica, con il condizionamento delle menti, con la costruzione di un futuro di egoismo collettivo senza solidarietà. O tradimento. Tradimento dei sogni di generazioni già segnate, prima ancora di vederle crescere. Così le manifestazioni "pro life" diventano un misero paravento dietro cui nascondere l'odio per chi è già nato, e per chi verrà.

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