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31 maggio 2012

L'arte e il terremoto

L'Emilia è in ginocchio: il sisma ha distrutto case, interi paesi, fabbriche, ha tolto vite e messo in discussione le certezze e la vita di migliaia e migliaia di persone. Il sisma ha messo in discussione il loro futuro, e ha compromesso per chissà quanto tempo le attività industriali e artigianali di uno dei più importanti distretti produttivi d'Europa. Ma il sisma è stato talmente potente da raggiungere luoghi lontani dall'epicentro, dove pure ha causato danni. Il Palazzo Ducale di Mantova è uno dei luoghi più affascinanti, uno dei monumenti più importanti d'Italia. Mantova è una città tranquilla e bellissima in riva al Po, ricchissima d'arte e di cultura, famosa in tutto il mondo soprattutto per il Palazzo Ducale, e per il Palazzo Te. Ma arrivare in questo gioiello rinascimentale è abbastanza difficile, visto che che le FS non hanno ritenuto di far arrivare treni diretti da Milano o Bologna o Roma... E l'attenzione dovuta alla tragedia dell'Emilia non deve far dimenticare i danni subiti da Mantova. Già il terremoto del 20 maggio aveva seriamente lesionato alcuni ambienti costringendo alla chiusura il Palazzo Ducale, ma il 26 maggio era stata annunciata la riapertura di quasi tutte le sale. Poi la scossa terribile del 29 maggio, che ha lesionato più gravemente alcune sale, tra cui la Stanza degli Sposi dipinta da Andrea Mantegna, è crollato il cupolino..., e il complesso del Palazzo Ducale è ora chiuso, in attesa di verifiche e restauri. Mantova è patrimonio dell'Unesco, possibile che in tutti questi anni non sia stato possibile mettere in sicurezza e controllare i suoi due preziosi gioielli, Palazzo Ducale e Palazzo Te? Lo stato di salute di un popolo si misura dalla sua attenzione al patrimonio culturale e storico, e dalla sua capacità di saper mettere positivamente a frutto le ricchezze artistiche che in tempi meno democratici, ma più fecondi, sono state realizzate.

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